Dagli ambulatori fino alle corsie d’ospedale, non esiste medico che manchi di portare con sé, nel taschino o appeso al collo, uno stetoscopio, strumento assurto ormai a simbolo per antonomasia della professione.
Questa caratteristica, oltre alla sua semplicità tecnologica, spinge alcuni di noi, spesso profani della materia medica, a pensare che gli stetoscopi siano tutti uguali o che “uno stetoscopio vale l’altro”. Entrare nel merito di questo luogo comune è quindi doveroso da parte nostra, soprattutto dopo le tante considerazioni a riguardo che alcuni tuoi colleghi ci hanno recapitato sui nostri canali di comunicazione web.
Differenze lessicali: c’è stetoscopio e Stetoscopio
La prima differenza tra gli stetoscopi si evidenzia disambiguando il vocabolo largamente utilizzato per designare questo strumento medico. Nel linguaggio comune infatti si usa il termine stetoscopio per indicare lo stetofonendoscopio, vocabolo esatto per denotare il dispositivo medico che unisce le funzioni del fonendoscopio e dello stetoscopio.
Il qui pro quo tra questi termini può creare confusione, ma è necessario per evidenziare la doppia funzione dello strumento di cui stiamo trattando. Per chiarire definitivamente l’utilizzo del vocabolo stetoscopio, ricordiamo che esso deriva dall’unione della parola fonendoscopio, dispositivo utile all’auscultazione dei visceri in generale, e del vocabolo stetoscopio, necessario per individuare le frequenze emesse dal torace del tuo paziente.
Uno stetoscopio vale l’altro?
La scelta del tuo inseparabile compagno di lavoro è molto importante e va effettuata con scrupolo e tenendo conto delle tue esigenze professionali e del benessere dei tuoi pazienti. Questa convinzione è rafforzata dai numerosi input ricevuti raccogliendo le opinioni di alcuni tuoi colleghi. La maggior parte di essi ha una personalissima idea sullo stetoscopio a loro più congeniale, anche se tutti concordano su alcune caratteristiche essenziali che questo dispositivo medico deve presentare per diventare il loro compagno di lavoro ideale: semplicità, affidabilità e capacità di riprodurre chiaramente le frequenze provenienti dal corpo del paziente.
E’ consigliabile, come ben sai, scegliere lo stetoscopio anche in base alla specializzazione medica di competenza. Per esempio, nel caso tu fossi medico generico, tenderai a scegliere uno stetoscopio versatile, utile sia per misurare la pressione sanguigna che per auscultare le frequenze del torace, del cuore e delle viscere dei tuoi pazienti.
Un’altra caratteristiche fondamentale da tenere in considerazione nella scelta dello stetoscopio è l’adattabilità degli auricolari alle tue orecchie. In questo caso la riflessione è strettamente soggettiva e ricade sullo stetoscopio che meglio si adatta alle caratteristiche fisiche del tuo padiglione auricolare. Gli stetoscopi migliori infatti hanno delle olivette morbide che tendono ad adattarsi all’orecchio dell’utilizzatore.
Lo stetoscopio acustico
Da tempi oramai immemori, lo stetoscopio acustico è il miglior collega di ogni medico che si rispetti. Tu stesso sicuramente avrai optato, già dall’inizio della tua carriera, per questa soluzione semplice ed efficace che soddisfa le esigenze di molti, perché capace di rispettare alcuni parametri fondamentali, tra cui la semplicità e la maneggevolezza.
Essendo dotato di un disco e di una campana, lo stetoscopio acustico risponde alla necessità di auscultare sia le basse frequenze emesse, per esempio, dal cuore di un bambino, sia le alte frequenze provenienti dai polmoni. Lo stetoscopio acustico è la scelta ideale per la maggior parte dei medici, abituati ad accogliere i propri pazienti in ambienti quali ambulatori, ospedali e altri luoghi dove usualmente si svolgono la maggior parte delle visite mediche: questi ambienti sono ideali per l’utilizzo dello stetoscopio acustico perché presentano una soglia di rumore nella media.
Per ridurre le interferenze dei rumori esterni è utile evitare lo sfregamento dei tubi dello stetoscopio, disturbanti anche per l’orecchio di un medico esperto e scrupoloso. Per questo motivo saprai che è consigliabile scegliere uno stetoscopio a tubo singolo perché la presenza di un solo condotto riduce l’incidenza dei rumori estranei, rendendo di fatto impossibile lo sfregamento accidentale fra tubi diversi, eventualità meno remota, se si opta per uno stetoscopio acustico a tubo doppio.
Lo stetoscopio elettronico
Lo stetoscopio elettronico è un dispositivo medico piùcomplesso perché dotato di una tecnologia che trasforma in onde sonore gli impulsi elettrici. Questo passaggio avviene grazie a dei piccoli microfoni che catturano il suono portandolo all’orecchio del suo utilizzatore, dopo averlo amplificato.
Lo stetoscopio elettronico è uno strumento sicuramente più delicato e meno maneggevole di quello acustico, ma risulta ideale per chi deve operare in ambienti atipici e molto rumorosi. Per avere delle buone prestazioni occorre scegliere uno stetoscopio elettronico che abbia i microfoni direttamente nella campana e sia dotato di specifici filtri, necessari per la riduzione del suono ambientale (Ambient noise reduction).
Questi filtri sono presenti sugli stetoscopi elettronici di ultima generazione, quelli più performanti – e più complessi -, ma necessari, come dicevamo, se si opera in luoghi in cui la soglia del rumore è molto più alta del solito. Gli stetoscopi elettronici in cui sia assente il sistema di riduzione del rumore ambientale possono invece rilevare i rumori esterni, vanificando il plus che li rende più performanti, sarebbe a dire l’alto volume percepito dall’ascoltatore grazie al sistema d’amplificazione di cui son dotati.
Il tuo stetoscopio preferito: altri 4 parametri da considerare
Dopo averti parlato delle differenze tra gli stetoscopi e delle peculiarità che i tuoi colleghi medici cercano nei loro stetoscopi preferiti, ci preme elencarti alcune semplici considerazioni – sotto forma di consigli – che possono risultarti utili nella scelta di questo indispensabile dispositivo medico:
1) Scegli uno stetoscopio di qualità medio/alta o comunque con un rapporto qualità/prezzo adeguato a te e alla tua specializzazione medica.
2) Se vuoi tenere lo stetoscopio intorno al collo, è consigliabile sceglierne uno col tubo lungo.
3) Nel caso in cui tu non abbia la necessità di tenere lo stetoscopio intorno al collo, sceglilo a tubo corto, perché è meno soggetto a interferenze grazie alla sua maggiore rigidità.
4) La scelta del colore può sembrarti una cosa frivola ma in realtà comunica qualcosa di te sia ai pazienti che ai tuoi colleghi.
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