Cari mamma e papà, l’aerosol è il metodo più efficace per curare i disturbi delle vie respiratorie del vostro bambino, oltre ad essere un’ottima alternativa all’impiego di farmaci sistemici che agiscono anche sulle altre parti del corpo.
Purtroppo questa spiegazione non sarà sufficiente a convincere il piccoletto a star tranquillo mentre indossa la famigerata mascherina del nebulizzatore. Se ti è già capitato di fare l’aerosol a tuo figlio, ne avrai già sperimentato le difficoltà: si agita, vuole togliersi la mascherina e, se già cammina, tenta di fuggire via per andare a giocare o comunque sottrarsi a questa pratica che per lui – o per lei – sembra essere una delle peggiori torture che potresti infliggergli.
Il primo consiglio che vogliamo darti è quello di non cedere per alcun motivo ai capricci o alle insofferenze del piccoletto: mai accontentarlo facendogli saltare la terapia, sicuramente non gli farebbe bene. Cosa puoi fare per rendere l’aerosol più gradevole, o addirittura divertente, facendoglielo affrontare col sorriso?
Quale tipo di aerosol preferisce il vostro bambino?
Intanto bisogna capire quale tipo di apparecchio è consigliabile per il tuo piccoletto. Sicuramente un aerosol che faccia meno rumore possibile è l’ideale. E’ il rumore infatti, spesso, a innervosirlo o a fargli assumere quell’espressione da disperato che ben conosci.
Se il problema principale è il rumore, prendi in considerazione l’idea di procurarti un apparecchio super silenzioso, soprattutto se le influenze sono frequenti. In quel caso ti occorre sapere che questi apparecchi sono chiamati aerosol a ultrasuoni e si differenziano da quelli pneumatici – gli apparecchi classici, per intenderci.
Prima di scegliere tra un aerosol a ultrasuoni e un aerosol pneumatico ti consigliamo di considerare alcune loro peculiarità e differenze e, soprattutto, il tipo di terapia a cui il tuo bambino deve sottoporsi.
Perché scegliere un aerosol a ultrasuoni?
L’aerosol a ultrasuoni ti garantisce una soglia di rumore bassissima tranquillizzando il tuo bambino e rendendo la somministrazione del ciclo di terapie molto più semplice per te e più efficace per lui.
La durata del ciclo dell’aerosol a ultrasuoni è molto più breve perché ha una maggiore rapidità di nebulizzazione, agevolando così l’assunzione completa e corretta del farmaco prescritto dal medico. Ti consiglio di controllare il tipo di farmaco che tuo figlio deve assumere, perché alcuni son stati dichiarati poco compatibili con questo tipo di apparecchio.
I nebulizzatori a ultrasuoni producono particelle di diametro variabile e sono più potenti degli apparecchi pneumatici. Le particelle prodotte dal nebulizzatore a ultrasuoni, oltre ad essere di diametro variabile, sono più piccole, permettendo al farmaco di raggiungere meglio le vie aeree inferiori e curare alcune patologie gravi. Questi apparecchi sono più delicati degli aerosol pneumatici.
E l’aerosol pneumatico?
L’aerosol pneumatico ha una soglia di rumore più alta e spesso provoca nervosismo o quella famigerata espressione di disperazione che ben conosci sul faccino del tuo piccoletto.
Hanno una potenza ridotta rispetto agli apparecchi ad ultrasuoni ma sono molto resistenti all’uso. Nello scegliere un aerosol pneumatico tenete presente che questi producono particelle più omogenee e sono un po’ meno costosi di quelli a ultrasuoni. Questi nebulizzatori producono anche delle particelle più grandi rendendo inefficaci alcuni farmaci che curano la patologie più gravi. La loro velocità di nebulizzazione varia da apparecchio ad apparecchio, in alcuni troppo lenta e irregolare da compromettere l’efficacia del trattamento, quindi ti consigliamo di stare attenti al modello che sceglierai e di preferire un apparecchio più costoso: considerando che durano molti anni, ammortizzare la spesa non sarà un problema.
Alcuni metodi per un aerosol col sorriso
Dopo aver scelto il tipo di aerosol adatto a curare tuo figlio voglio consigliarti alcuni metodi per rilassarlo e farlo divertire mentre assume la terapia.
Tuo figlio dovrebbe imparare a percepire l’aerosol come un’attività tra le altre, quindi evita di caricarla emotivamente o di dargli un’eccessiva importanza. Come sottolineano molti pediatri, è importante sdrammatizzare il momento dell’aerosol agli occhi del bambino, magari tirando fuori un po’ della tua creatività per tenerlo simpaticamente impegnato durante la somministrazione della medicina. Nell’arte del distrarlo sarai già un professionista consumato, ma voglio darti qualche input che ti potrebbe essere utile:
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Se è neonato stagli vicino mentre fa l’aerosol
Soprattutto se il tuo bambino è ancora neonato o ha pochi mesi, la tua vicinanza lo rassicurerà, rendendolo meno nervoso e… disperato. E’ quindi consigliabile tenerlo in braccio per fargli sentire il contatto col tuo corpo. C’è chi usa bloccargli il braccio sotto la spalla, per cercare di metterlo nella stessa posizione che assume durante l’allattamento: questo dovrebbe tranquillizzarlo.
Assunta questa posizione di vicinanza tra te e il vostro bambino, puoi anche provare a legargli dolcemente la mascherina dell’aerosol intorno alla testa: in questo modo eviterai che i suoi movimenti e il pianto gli impediscano di respirare il medicinale. Un modo intelligente e creativo per controllare la posizione del bambino mentre eseguite il trattamento è metterti davanti allo specchio mentre lo tieni in braccio o nel marsupio.
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Se è più grande l’aerosol diventa un giocattolo
Pensa all’aerosol come ad un giocattolo. Potrebbe essere il castello ideale per la sua principessa preferita oppure la più sensazionale pista da rally mai battuta dalle sua macchinina nuova fiammante. E perché non il trampolino di lancio per il più bel bagno estivo della sua pesciolina del cuore? O magari un’isola deserta in mezzo al mare in cui vivere avventure indimenticabili.
Qui la tua pazienza e la tua fantasia sono l’unica cosa che può salvarti dai capricci del bambino: forza e coraggio, se giocare è quello che vuole, che gioco sia!
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Soluzione classica: i cartoni funzionano sempre
Se sei un genitore contemporaneo, almeno una volta da quando è nato tuo figlio avrai utilizzato la cara, vecchia televisione per tenerlo impegnato e rilassarlo. Basta solo sapere qual è il suo cartone animato preferito del momento. In questo caso possiamo solo rimetterci alla tua indiscussa esperienza… Permettigli dunque di vederne uno in più del solito e baratta questo privilegio con la promessa di fare tutto l’aerosol.
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L’aerosol lo fa anche l’orsetto!
Far fare l’aerosol al suo orsetto, pupazzetto o bambolina potrebbe essere un altro metodo utile a tranquillizzarlo e a convincerlo a fare l’aerosol. Difficilmente si rifiuterà di fare lo stesso, dopo un gioco divertente che coinvolge i suoi amici pelosi preferiti. Fallo per davvero, cercando di essere persuasivo come farai poi con lui. Posiziona bene la mascherina, rimprovera l’orsetto che non sta fermo e lodalo dopo un po’ regalandogli una caramella.
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Una favola, toglie il capriccio di torno
Leggergli una favola durante o dopo l’aerosol è un metodo utilizzato dai molti. Da cosa dipende la sua efficacia? Dall’età del bambino, dal suo interesse per favole, fiabe e storie in genere e dal tuo accorgimento di leggergli quella particolare storia solo quando si fa l’aersosol, per enfatizzare il momento della lettura, togliendo importanza alla somministrazione della terapia.
I bambini sono abitudinari per definizione e non amano le sorprese. Sono tranquilli se sanno che tutto andrà come sanno. Dunque leggere loro sempre la stessa cosa aiuterà anche a capire (e sapere in anticipo) quando finirà la terapia.
Alcuni accorgimenti per la somministrazione dell’Aerosol
Cari mamma e papà, prima di concludere questo articolo voglio ricordare le procedure base da seguire per somministrare l’aerosol:
- Lavarsi le mani prima toccare l’apparecchio: è consigliabile utilizzare un sapone battericida.
- Introdurre la soluzione farmacologica nella camera di nebulizzazione: si consiglia di rispettare scrupolosamente le indicazioni del medico per quanto riguarda la quantità di farmaco da nebulizzare.
- Diluire i farmaci con la soluzione fisiologica: i farmaci vanno sempre diluiti a mai utilizzati puri, ma questa indicazione sarà sicuramente indicata anche dalle prescrizioni mediche.
- Scegliere se usare il boccaglio o la mascherina: il boccaglio viene usato coi bambini più grandi perché capaci di collaborare ed eseguire le indicazioni della mamma o del papà. Con i bambini al di sotto dei 3 anni va usata la mascherina, facendola aderire bene al viso: in questo caso puoi utilizzare la tecnica di legare dolcemente la mascherina al viso con un nastro morbido. Ti sconsiglio fortemente di usare un elastico perché potrebbe intrecciarsi ai capelli provocando dolore.